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martedì 30 novembre 2021

Il Cinema, secondo me..... L'imprinting della mia passione: Akira Kurosawa

"Il cinema racchiude in sè molte altre arti, così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica" (Akira Kurosawa)

Come iniziare un post sul Cinema non ispirandosi a queste meravigliose parole, pronunciate da uno dei padri fondatori della regia e delle arti cinematografiche? Confesso il mio attaccamento per lui...se sono qui a scrivere è grazie all'imprinting che a soli 8 anni ebbi guardando le gesta dei Samurai in "Rashomon" (1950) e ne "I sette Samurai" (1954) e restando a bocca aperta dalla presenza scenica di Toshiro Mifune. Quei meravigliosi film che trasmettevano d'estate, a ore tardissime, e che mia mamma, che ringrazio ardentemente per avermi donato la cultura sul cinema, mi faceva vedere tentando di capire quale fosse la mia inclinazione già in precoce età. Il bianco e nero della pellicola si confondeva col buio della stanza, e quel chiarore che rompeva il buio fu per me un fulmine....Tutt'ora Akira Kurosawa rappresenta quel trait-d'union fra Oriente e Occidente, i suoi film racchiudono in sè la tradizione ed insieme la modernità, come amava lui raccontare. I critici li definivano ed etichettavano tra "in costume" e "contemporanei", ma Kurosawa non amò mai queste distinzioni. I Jidai geki erano i film storici, mentre i Gendai geki quelli moderni, e l'abilità del maestro era proprio quella di saper passare da un genere all'altro con una semplicità e disinvoltura disarmanti, a lui piaceva raccontare storie, narrare le vicende, morali e sociali, mettere quel pizzico di azione in ogni sua pellicola. E cosa dire di quel sodalizio professionale e amicale con Toshiro Mifune....l'attore che incarnava la passione di Kurosawa, un fiume in piena che veniva placato dal suo regista : "Toshiro Mifune aveva un talento che non avevo mai visto in un attore giapponese", infatti era dotato di un carisma naturale, un talento espressivo fuori dal comune, una presenza scenica ineguagliabile per gli standard nipponici. Soprannominato come il John Wayne del Sol Levante, Mifune amava i personaggi che interpretava, come egli disse "La spada del Samurai è come la penna di un poeta".



Il mio augurio, di amare il Cinema, con tutte le sue sfaccettature e sfumature, di osservarlo oltre ai colori, oltre ai chiaroscuri, oltre agli spettacolari piano sequenza.... di sentirlo, ascoltarlo.
 Buon Cinema!



 


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